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La pasta di fibrocemento commercializzata fino a vent’anni fa con il nome di Eternit è soggetta a deterioramento. L’uso smodato dovuto alle effettive ottime proprietà meccaniche e ignifughe non teneva conto del grave danno per le persone in seguito all’usura del materiale, con conseguente rilascio delle pericolose fibre d’amianto nell’ambiente
Quarant’anni di uso della pasta fibrosa d’asbesto non rendono facile la sua localizzazione se non si dispone di una vasta preparazione, specialmente sulle tecniche di costruzione che sono ormai obsolete. Individuare con precisione le strutture contaminate dall’amianto e il loro grado di deterioramento è un compito preliminare importante.
Il rischio che l’amianto porta con sé non è costante nel tempo né decresce col passare degli anni. Al contrario, più un manufatto realizzato in amianto invecchia, maggiore è il rischio di dispersione delle fibre cancerogene.
Noi crediamo nelle persone, non nei privati o nelle aziende: la nostra scommessa è la salvaguardia della salute di uomini e donne, e siamo in grado di mobilitare le risorse giuste sia per i piccoli che per i grandi interventi di bonifica, dalla tettoia del balcone di casa alle enormi coperture industriali.
L’estrazione dei manufatti in amianto va effettuata con le dovute cautele: una manovra sbagliata, a causa dell’emissione di polveri, può infatti compromettere seriamente l’ambiente.
L’esecuzione di procedure precise e ampiamente testate riduce a zero il rischio di contaminazione.
